- 21 Settembre 2018
- Posted by: Clhub
- Categoria: Business

Le vere eccellenze italiane contraddistinte dal marchio Made in Italy sono da sempre riconosciute e ammirate in tutto il mondo. I settori che più si contraddistinguono sono sicuramente: agroalimentare, abbigliamento, arredamento/design e automobili, con numeri importanti soprattutto all’estero.
Secondo Coldiretti, solo le esportazioni di prodotti agroalimentari Made in Italy in Cina sono praticamente quadruplicate in valore negli ultimi dieci anni (+376%).
L’anno che abbiamo lasciato alle spalle è stato un anno record per le esportazioni italiane. Una crescita significativa, particolarmente nei mercati extra-europei, confermata dai numeri presentati dal rapporto Ice, l’agenzia per la promozione delle aziende italiane all’estero. Nel 2017, infatti, l’export italiano ha ripreso a crescere, generando ricavi pari a 448 miliardi di euro, un saldo positivo di oltre 47 miliardi e una crescita totale del 7,4%. Solo nel manifatturiero si è registrato un saldo positivo di 96 miliardi, in crescita di 7,6 miliardi.
L’Italia si classifica terza nella top 10 degli esportatori mondiali in termini di crescita dell’export (superata solo da Corea del Sud e Paesi Bassi), mentre si conferma al nono posto nella classifica generale.
Pur essendo ancora provvisori, i dati comunicati dall’Osservatorio Economico sul commercio internazionale del Ministero dello Sviluppo Economico evidenziano i principali Paesi destinatari delle esportazioni italiane. Nelle prime tre posizioni troviamo Germania, Francia e Stati Uniti, anche se in quest’ultimo Paese si registra una frenata del tasso di crescita.
Purtroppo però su questi dati positivi pesano alcuni estremamente negativi, come ad esempio quelli legati alla contraffazione e il falso Made in Italy. In Italia, il commercio mondiale di beni contraffatti (borse di lusso, orologi, prodotti alimentari, componenti auto) ha un impatto sull’economia pari a circa l’1-2% del PIL in termini di mancate vendite, secondo un nuovo rapporto dell’OCSE.
Tra i prodotti colpiti maggiormente dall’Italian Sounding (termine utilizzato per indicare un fenomeno che fa riferimento all’imitazione di un prodotto/denominazione/marchio attraverso un richiamo alla presunta italianità ma, in realtà, non trova fondamento nel prodotto stesso), troviamo quelli agroalimentari. L’ultima stima di Coldiretti fa salire a oltre 100 miliardi di euro il valore del falso Made in Italy agroalimentare nel mondo, con un aumento record del 70% nel corso degli ultimi dieci anni.
Una soluzione innovativa per contrastare il fenomeno della contraffazione arriva da una delle startup del nostro portfolio: autentico, che ha sviluppato un sistema di anticontraffazione che prevede l’applicazione di etichette elettroniche (Nfc) univoche e non duplicabili, per l’identificazione di prodotti originali. Queste etichette contengono le informazioni di autenticità per ogni prodotto e sono leggibili da qualsiasi smartphone dotato di tecnologia Nfc e la App di autentico. Durante la lettura del prodotto e del Tag tramite l’App di autentico nfc, viene memorizzata la posizione del prodotto e tutte le letture sono visionabili dal produttore tramite l’apposita area riservata.