- 21 Febbraio 2019
- Posted by: Clhub
- Categoria: Business, Consigli letture, Startup

Alla fine 2018, è stato accertato che il crowdfunding ha più raddoppiato il suo volume: sono stati raggiunti i 112,5 milioni di euro con un aumento del valore complessivo dal 2015 ad oggi di circa 245 milioni di euro.
Questa svolta, secondo anche i dati riportati da Starteed, è da attribuire al successo dell’equity e del lending crowdfunding (prestiti), complice anche un miglioramento dal punto di vista delle norme.
Infatti, supportati dalla nuova legge di bilancio che ha alzato del 40% le detrazioni fiscali per chi investe in startup, dall’inizio di quest’anno il crowdfunding è aperto anche alle piccole e medie imprese, che sono state fino ad ora escluse dalla raccolta di capitali di rischio.
Uno degli elementi principali che ha favorito il boom dell’equity crowdfunding, sta nel fatto che oggi si sente sempre più spesso parlare di questo strumento.
Inoltre, in un momento in cui i mercati non sono stabili, e i tassi di interesse sono a zero, il crowdfunding viaggia in direzione opposta.
Proprio le indagini condotte dal Politecnico di Milano, basate sul monitoraggio mensile degli ultimi 3 anni di campagne, ne è emerso che l’Italian equity crowdfunding index, segna una crescita del 13,96%.
In poche parole, se nel 2016 si sono investiti € 100,00 su una piattaforma che raccoglieva capitali, alla fine dell’anno ci si è ritrovati con € 14,00 in più in partecipazioni.
Grazie all’equity crowdfunding si possono fare piccoli investimenti con piccole somme, mettendo così insieme un buon portafoglio e andando a ridurre il ritorno sul totale complessivo.
Tra le varie piattaforme italiane, Mamacrowd ha raccolto più capitali mettendo insieme in due anni circa 14,8 milioni di euro.
Grande attenzione è rivolta anche alle banche, che hanno ideato portali di raccolta e singole campagne.
Si assiste così ad un’evoluzione delle banche che guardano con interesse a questi nuovi strumenti finanziari: in particolare negli ultimi anni l’evoluzione del ruolo tradizionale delle banche, si traduce nell’interesse con cui esse stanno guardano con sempre più attenzione a nuovi strumenti finanziari.
Soprattutto negli ultimi anni, infatti, la riduzione del ricorrere da parte degli investitori, agli istituti di credito, ha rappresentato una nuova sfida per le banche che devono presentare metodi di finanziamento più trasparenti e semplici: in questo caso il crowdfunding è perfetto per questo scopo.